LAVORARE all'aquila

Un’amministrazione comunale non ha competenze sul lavoro, non legifera in materia, svolge la propria attività non per erogare impieghi ma servizi. Ha tuttavia il compito fondamentale di determinare le condizioni affinché soggetti privati e pubblici che creano posti di lavoro trovino un ecosistema attrattivo, accogliente, aperto e inclusivo.

Consapevolezza delle proprievocazioni.

Un obiettivo che passa innanzitutto per la consapevolezza delle proprie vocazioni, sulle quali occorre investire in spazi, tempi e luoghi del sapere e del fare, ben sapendo che il lavoro è alleato del decoro, l’inoccupazione invece del degrado. L’Aquila città della conoscenza, quale strategia di sviluppo da seguire, risponde senz’altro alla crescente domanda di competenze iperspecializzate nei settori ad alto contenuto innovativo, ma ad essa va affiancata anche un’azione di tutela rivolta ai lavoratori più fragili, quelli meno scolarizzati, investendo sul lavoro di cura e messa in sicurezza di cui tutto il territorio ha estremo bisogno. Bisogna poi sgranare ma davvero e non solo a parole, alcuni meccanismi incancreniti, e rendere protagonisti della vita cittadina i giovani attori locali, mettendo in condizione di operare in città i freschi manager in pantaloncini corti, aquilani e non, che, lontano da approcci aristocratici, stanno cambiando il mondo.

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Stefano Palumbo

Mi chiamo Stefano e amo la mia città. All’Aquila sono nato e cresciuto, umanamente e culturalmente, dalla piccola scuola di paese di Poggio di Roio, agli studi superiori, fino alla laurea in Ingegneria.

Migliorarsi,
tramandare
e seminare

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