Bentornato Futuro, perché dopo anni difficili, di sacrifici, crisi economica, terremoto e pandemia, c’è bisogno anche all’Aquila, di ricominciare a pensare al domani e ad investire nei propri sogni.

Bentornato Futuro, perché è necessario tornare a credere nella politica attiva, a cimentarsi nell’arte di chi, mai come oggi, è chiamato a fare scelte ispirate dal bene comune e con lo sguardo rivolto alle prossime generazioni invece che alle prossime elezioni.

Bentornato Futuro, nell’auspicio che le forze progressiste e tutti coloro che credono nelle infinite possibilità degli uomini e delle donne quando si uniscono con l’ambizione di migliorarsi insieme, tornino a costruire una nuova visione per la nostra città.

Torniamo allora a ragionare sulle idee, iniziamo a confrontarci sui temi caldi del nostro tempo, la transizione ecologica, la rivoluzione digitale e la giustizia sociale, i tre pilastri su cui si articola la strategia del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, declinandoli sulla nostra città. Affrontiamo con visione globale e approccio locale la questione energetica, la tutela delle risorse idriche e dei boschi, il futuro urbanistico del nostro territorio (CASE, MAP, alloggi, consumo del suolo), lo sviluppo della telemedicina nei territori montani, la valorizzazione dei borghi e delle periferie, il potenziamento delle infrastrutture sociali.

Torniamo a stilare l’elenco delle cose di cui abbiamo bisogno, delle cose di cui discutere e dei progetti da mettere in cantiere per dare una svolta al futuro del nostro territorio, lasciando un’altra politica a parlare di alleanze, candidati e giochi di potere.

Ci sono moltissime risorse a disposizione e tempi strettissimi per spenderle. Apriamo tra di noi confronto pubblico e pianifichiamo insieme un nuovo futuro.