La pedonalizzazione richiede investimenti sul TPL e infrastrutture alternative
Secondo la recente classifica del quotidiano il sole 24 ore sulla qualità della vita, su 107 realtà misurate L’Aquila si trova al 103° posto per numero di auto in circolazione in rapporto agli abitanti, al 95° per presenza di isole pedonali e al 92° per metri equivalenti di piste ciclabili, incluse, suppongo, le strisce gialle che ormai sbiadite somigliano ad un’illusione senza reali tutele per i coraggiosi ciclisti aquilani. È bene dirlo, si tratta di dati provinciali, che tuttavia rispecchiano in modo aderente la nostra realtà cittadina, pesantemente deficitaria su tutti gli aspetti citati e interconnessi tra loro.
Dopo anni di accesi dibattiti sul centro storico, diversi interventi di riqualificazione urbana che sono in procinto di essere realizzati grazie ai finanziamenti del PNRR dovrebbero invertire la rotta almeno per quanto riguarda la pedonalizzazione. Piazza del Duomo, Piazza del Teatro e Piazza Chiarino con i lavori di restyling previsti, così come per il tratto del corso appena ripavimentato, dovrebbero essere liberate dalle auto restituendo così respiro e qualità ad importanti spazi pubblici. Molto bene dunque su questo aspetto, ma come si concilia questa rivoluzione con le altre due problematiche, ovvero lo smisurato utilizzo dell’auto privata in mancanza di un efficiente sistema di trasporto pubblico e di adeguate infrastrutture per la mobilità lenta? È intenzione dell’amministrazione riportare alla piena funzionalità il terminal di Collemaggio, oggi sporco, buio e poco utilizzato, riattivando finalmente il tapis roulant che lo collega con il centro? Cosa intende fare del parcheggio da 400 posti auto previsto nel progetto di riqualificazione di Viale della croce rossa da cui sono stati saccheggiati i fondi a disposizione per ripavimentare il corso e ricostruire (forse) il ponte Belvedere? E le decine di posti auto presenti oggi lungo Viale Ovidio dove saranno ricollocate una volta riaperto il collegamento con la Fontana Luminosa? Per non parlare dei pochissimi punti di scambio, in particolare in prossimità del motel amiternum, del cimitero e della stazione, dove si può prendere un autobus ma non si sa dove lasciare la macchina. Bene quindi la pedonalizzazione ma come si accederà in futuro nel centro storico?
La passata giunta comunale guidata sempre dallo stesso Sindaco e dalla medesima maggioranza approvò un PUMS ambizioso negli obiettivi ma ridotto nei fatti nell’acquisto di bus elettrici parcheggiati in deposito per impossibilità di ricaricarli, in contributi per l’acquisto di bici elettriche con cui poter circolare, in assenza di piste ciclabili, solo in promiscuità con il traffico veicolare, e pochissimo altro. Lo strumento sarebbe dovuto essere il fulcro di una programmazione che, attraverso un’azione coordinata sui vari ambiti, traghettasse la città verso un nuovo modello, più sano e sostenibile. Si procede invece a spot, in maniera casuale e senza la capacità di tenere insieme le esigenze delle tante anime che compongono una comunità.