“Accelerare su recupero mura urbiche e rinnovare convenzione di adozione alle associazioni” – Newstown
“Era la notte del 31 dicembre del 2015 quando le mura civiche dell’Aquila, nel tratto sovrastante viale della Croce Rossa, venivano illuminate per la prima volta dopo i lavori di restauro e consolidamento ad opera della Soprintendenza. Una luce che accendeva negli aquilani la speranza di poter finalmente riappropriarsi di un monumento dal grande valore simbolico ed identitario, mai valorizzato in passato nonostante si tratti di uno dei pochi esempi di fortificazione trecentesca quasi integralmente conservata e tra le cinte murarie piÃđ lunghe d’Europa. Speranza che, dopo anni di incomprensibile immobilismo ed insopportabile indifferenza da parte dell’attuale amministrazione comunale, rischia di trasformarsi in disillusione e vanificare quella spinta emotiva generata e alimentata ammirevolmente da quelle associazioni civiche e culturali riunitesi sotto il nome di ‘Compagnia delle mura’“.
A dirlo ÃĻ il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Stefano Palumbo.
“Le stesse oltre a sensibilizzare la città alla conoscenza e alla valorizzazione dell’antico perimetro murario, se ne sono assunte anche l’onere della sorveglianza e della cura sottoscrivendo nel 2017 un apposito disciplinare tecnico di adozione. Ma l’accordo, di durata triennale, ÃĻ scaduto ormai da oltre un anno con le conseguenze in termini di degrado a cui si espone un bene pubblico abbandonato, rispolverato inspiegabilmente solo durante la settimana della Perdonanza con l’apertura della sola Porta (santa a beneficio di pochi?) Branconio”.
Una situazione di inerzia inaccettabile – l’affondo di Palumbo – che “ritengo vada superata dando nuovo impulso al percorso virtuoso intrapreso tempo fa. Per queste ragioni ho presentato una mozione in consiglio comunale per chiedere all’amministrazione attiva di rinnovare la convenzione di adozione con le associazioni e, insieme a loro e alla Soprintendenza, riaprire un confronto volto ad un’accelerazione dei lavori di completamento dell’intervento per renderlo finalmente fruibile alla cittadinanza. A tale scopo ho anche chiesto la convocazione di una commissione territorio da dedicare all’argomento alla presenza di tutti i soggetti interessati”.
Il recupero integrale delle mura urbiche, con la realizzazione di un camminamento, la valorizzazione delle sue antiche porte di accesso alla città e di tutto il pomerio, “ci offre l’incredibile opportunità di arricchire il centro storico di un nuovo spazio pubblico, di restituire centralità e funzione a zone e luoghi oggi marginali, di riscoprire l’unicità della nostra storia fondativa e promuoverla ai fini turistici. à un intervento dunque dai rilevanti risvolti urbanistici, sociali ed economici che solo chi amministra la città sembra purtroppo non aver ancora capito”.