
Ancora in campo per una politica del NOI
Avevo preannunciato tempo fa che avrei spiegato le mie scelte rispetto alle prossime elezioni comunali nel corso di una conferenza stampa che, stamane, ho voluto convocare alla presenza di tanti compagni di viaggio.
La mia disponibilità ad essere candidato a sindaco non era dettata da ragioni personali bensÃŽ da un gioco di squadra che ci ha visti protagonisti, nel tentativo di affermare con convinzione delle idee e che oggi ci trova ancora uniti. Era dettata da una richiesta di cambiamento che raccoglievo e raccolgo in città sia rispetto all’attuale amministrazione di centrodestra che nel perimetro di centrosinistra.
Mi candido quindi oggi nel PD e non lo faccio per senso di responsabilità nÃĐ per ordini di scuderia, piuttosto per portare avanti un’azione di rinnovamento, innovazione e apertura a nuove energie progressiste, un’esigenza questa che ho avuto modo di rappresentare, in un confronto franco, all’onorevole Francesco Boccia, nel corso della sua visita in città . Da lui ho avuto rassicurazioni sul fatto che fosse una strada condivisa dal partito nazionale ed ÃĻ per questo che ho accettato la proposta che egli stesso mi ha fatto insieme al segretario comunale, quello provinciale e quello regionale di essere il capolista del Partito Democratico.
Mi candido potendo rivendicare un lavoro di cinque anni che ho portato avanti, teso non a una semplice opposizione alle tante scelte sbagliate dell’amministrazione Biondi, ma pregno di tante proposte fatte secondo la mia visione della città .
Mi candido per contribuire a dare alla città un’alternativa a questa amministrazione di centrodestra che, in cinque anni, ha portato L’Aquila in un pantano amministrativo senza visione prospettica.
Mi candido non contro Americo Di Benedetto e la sua coalizione, ma per continuare a lavorare insieme ad essa alla costruzione di un percorso comune, con la convinzione che porteremo l’attuale amministrazione al ballottaggio attraverso un’ottima affermazione di entrambe le coalizioni di centrosinistra, consolidando un rapporto di rispetto reciproco che va assolutamente salvaguardato. Sono certo che si creeranno le condizioni per affrontare insieme il secondo turno, dove potremo spendere la parola dell’unità avendola praticata in questi mesi.
Certo, avrei voluto affrontare la campagna elettorale in prima persona, per poter comunicare la mia idea di città rispetto alle circostanze degli ultimi anni, dal superamento della pandemia con gli strumenti di rilancio messi a disposizione dal governo al superamento della fase finale della ricostruzione; avrei voluto farlo come capofila di un progetto politico, lo farÃē con un ruolo diverso, non meno importante, da candidato consigliere e da catalizzatore di quelle energie, di quelle realtà presenti in città che hanno espresso la loro voglia di cambiare, che guardano ad una città diversa, ad una politica diversa, ispirata al noi e non all’io”