Dall’assestamento di bilancio nessuna risposta sulla manutenzione dell’Auditorium
Neanche nella manovra di assestamento di bilancio in discussione nel consiglio comunale di venerdì 27 luglio troverà spazio l’intervento di manutenzione straordinaria dell’Auditorium del Parco. Un’istanza che ho posto all’amministrazione più volte e in tutte le forme possibili, presentando ordini del giorno o proponendo emendamenti agli atti di bilancio, ma ricevendo in cambio sempre e solo vuote rassicurazioni.
L’ultima era stata formulata dall’assessore alle opere pubbliche Vito Colonna il 1 di giugno (guarda caso a ridosso delle elezioni) che attraverso un comunicato stampa informava di una richiesta di finanziamento di circa 1 milione di euro inoltrata alla Regione e all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione (a fronte di 350.000 euro necessari quando inoltrai la mia prima richiesta). A due mesi di distanza si può dunque dedurre che dai due enti coinvolti dal comune non sia pervenuta nessuna risposta, o in ogni caso nessun riscontro positivo.
Chiedo allora al Sindaco e all’Assessore competente (lo stesso della precedente amministrazione), dopo aver bocciato ogni mia proposta, dallo stanziamento di un’apposita voce in bilancio alla possibilità di ricorrere allo strumento dell’art bonus, cosa intendono fare dello spazio pubblico più utilizzato dagli aquilani dalla sua inaugurazione ad oggi, palcoscenico di centinaia di eventi tra cui quelli dei Cantieri dell’immaginario in corso di svolgimento in questi giorni.
Ci sono battaglie che non mi stancherò mai di portare avanti e questa è una di quelle, una battaglia per restituire dignità a un luogo simbolo del post sisma, donato alla città dalla provincia autonoma di Trento con la firma di uno degli architetti più famosi del mondo. Non si tratta infatti solo di decoro, che pure è fondamentale garantire agli occhi di fruitori e turisti, in gioco c’è anche quel vincolo di riconoscenza nei confronti di chi ci ha teso una mano nel momento del bisogno da cui si misura l’onore della città, quell’onore sbiadito insieme ai colori dell’Auditorium per mancanza di sensibilità di chi governa.